Lo Sguardo di Dante/ The Mimetic Observer at the Barberini

Tuesday November 14th 2023 by Peter Thomas Lang

Le Gallerie Nazionali di Arte Antica at Palazzo Barberini presents:

LO SGUARDO DI DANTE – THE MIMETIC OBSERVER

15 Novembre 2023 – 29 Febbraio 2024

Video:

Nel video dedicato al progetto intervengono / The video dedicated to the project features:
Carlo Birrozzi – Direttore / Director of ICCD   |  Giulio Ferroni – Storico della letteratura / Literary historian   |  Miriam Savarese – Teologa / Theologian   |  Peter Lang – Curatore – Curator   |  Carlotta Valente – Fotografa – Photographer   |  Joaquin Paredes – Fotografo – Photographer

 

The National Galleries of Ancient Art present from 15 November 2023 to 29 February 2024 at Palazzo Barberini the exhibition Lo sguardo di Dante – The Mimetic Observer, curated by Alessandro Coco and Peter Lang with the coordination of Giorgio Di Noto, promoted by the Central Institute for Catalogue and Documentation (ICCD) of the Ministry of Culture.

Hosted in room no. 9 on the ground floor of Palazzo Barberini, intended for dossier exhibitions with in-depth examinations of individual works or specific themes, the exhibition is on its second stage following its opening at the ICCD from 30 March to 21 April 2023.

Flaminia Gennari Santori, Director of the Gallerie Nazionali di Arte Antica, emphasised: “After the exhibition Italia in attesa realised with the ICCD in 2021, we are now continuing this fruitful collaboration by hosting an exhibition that explores the past in a contemporary key.

On show are the 27 photographic works created by Carlotta Valente, with the collaboration of Joaquin Paredes, on the theme of light and Dante’s imagery in the Divine Comedy and organised in three series of nine images that take up Dante’s cantiches, in turn presented according to a different and precise intensity of light.
If in Inferno the Poet finds darkness and in Purgatory he finally sees a glow, in Paradise he is overwhelmed by a blinding radiance.

The photographic processes used for the realisation of the works characterise the three canticles, alternating between silver salts printing on opaque paper, cyanotype on glass and daguerreotype on metal plates.
Paper, glass and metal are the three photosensitive supports used with the intention of offering a sort of visual translation, or more simply a suggestion, of Dante’s imagery according to those luminous phenomena realistically described in the Divine Comedy.

Initiated and realised thanks to the contribution of the National Committee for the celebrations of the 700th anniversary of Dante Alighieri’s death, the project is the result of a profound analysis and reflection that involved various professionals and scholars as well as the ICCD’s photography experts.
The world of the Poet is analysed in a completely new way: the analysis focuses on the objects, landscapes and other natural elements that Dante Alighieri dealt with in his major work. The light and photographic narrative comes to life through a meticulous reconstruction of images and optical illusions from the three canticles.

Light and its properties are the element that accompanies the Poet throughout his journey, from a symbolic but also a scientific point of view. The interpretation, rendered through photography and the ancient printing processes used in the creation of the works, gives the visitor a sense of a skilful and complex composition that links the taken Translated with www.DeepL.com/Translator (free version)

 

Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano dal 15 novembre 2023 al 29 febbraio 2024 a Palazzo Barberini la mostra Lo sguardo di Dante – The Mimetic Observer, a cura di Alessandro Coco e Peter Lang con il coordinamento di Giorgio Di Noto, promossa dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero della Cultura.

Ospitata nella sala n. 9 del piano terra di Palazzo Barberini, destinata alle mostre dossier con approfondimenti su singole opere o temi specifici, la mostra è alla seconda tappa dopo l’apertura della stessa presso l’ICCD dal 30 marzo al 21 aprile 2023.

Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, ha sottolineato: “Dopo la mostra Italia in attesa realizzata con l’ICCD nel 2021, proseguiamo ora questa proficua collaborazione ospitando una mostra che esplora il passato in una chiave contemporanea”.

In mostra le 27 opere fotografiche realizzate da Carlotta Valente, con la collaborazione di Joaquin Paredes, sul tema della luce e dell’immaginario dantesco nella Divina Commedia e organizzate in tre serie di nove immagini che riprendono le cantiche dantesche, a loro volta presentate secondo una diversa e precisa intensità di luce.
Se nell’Inferno il Poeta trova l’oscurità e nel Purgatorio vede finalmente un bagliore, nel Paradiso viene sopraffatto da un accecante fulgore.

I procedimenti fotografici utilizzati per la realizzazione delle opere caratterizzano le tre cantiche alternando la stampa ai sali d’argento su carta opaca, alla cianotipia su vetro e alla dagherrotipia su lastre di metallo.
Carta, vetro e metallo sono i tre supporti fotosensibili utilizzati con l’intento di offrire una sorta di traduzione visiva, o più semplicemente una suggestione, dell’immaginario dantesco secondo quei fenomeni luminosi descritti realisticamente nella Divina Commedia.

Avviato e realizzato grazie al contributo del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il progetto è frutto di una profonda analisi e riflessione che ha coinvolto diversi professionisti e studiosi oltre agli esperti di fotografia dell’ICCD.
Il mondo del Poeta viene analizzato in modo del tutto inedito: l’analisi si concentra sugli oggetti, sui paesaggi e sugli altri elementi naturali di cui Dante Alighieri si occupa nella sua opera maggiore. La narrazione luminosa e fotografica prende vita attraverso una meticolosa ricostruzione di immagini e illusioni ottiche tratte dalle tre cantiche.

La luce e le sue proprietà sono l’elemento che accompagna il Poeta lungo tutto il suo viaggio, da un punto di vista simbolico ma anche scientifico. L’interpretazione, resa attraverso la fotografia e gli antichi processi di stampa utilizzati per la realizzazione delle opere, restituisce al visitatore il senso di una composizione sapiente e complessa che lega il presente al passato, nel pieno spirito del lavoro portato avanti dall’ICCD.

Per Carlo Birrozzi, Direttore ICCD, “La presenza o la mancanza di luce è una componente essenziale nella fotografia e allo stesso tempo caratterizza la Commedia dalla selva oscura fino alla luce piena del Paradiso, per questo il progetto rappresenta un ritorno alle origini della fotografia che tenta di cogliere e rappresentare ‘l’oltre’ in cui avviene il viaggio dantesco.”

In mostra, nella Sala delle Colonne, un video di 17 minuti diretto da Stefano Ribaldi, racconta la genesi e lo sviluppo del progetto, impreziosito dagli interventi del dantista Giulio Ferroni e della teologa Miriam Savarese.

La mostra è accompagnata da un volume – The Mimetic Observer. A visual reading on Dante’s Divine Comedy – edito da Viaindustriae Publishing, frutto di una lunga ricerca sui materiali e le tecniche di stampa tipografica, con saggi di Giulio Ferroni e Carlo Birrozzi.

Le fotografie degli animali sono state realizzate grazie alla collaborazione del Museo Civico di Zoologia di Roma.